Generatosi spontaneamente nell'arcipelago di Yergahan, nell'anno 164 dopo il Decreto, Ulmast è il dio che rappresenta l'equilibrio dei concetti di vita e di morte per l'umanità, garantendo l'accesso al mondo delle anime e al ritorno delle stesse ad una nuova esistenza, se i presupposti lo consentono.

La sua rappresentazione non ha fattezze note, è una tunica grigia con un cappuccio sollevato e il nero vuoto all'interno. Il suo corpo è ignoto, potrebbe anche non possederlo, sebbene avanzi con l'andatura di chi cammina non si sono mai visti arti o altre parti del suo corpo, se non due accesi occhi rossi all'interno del buco che dovrebbe ospitare il suo volto.

A lui si votano coloro che vogliono preservare l'equilibrio degli Spiriti e del creato, bilanciandosi nell'esistenza e nella non esistenza tanto quanto nella vita e nella morte. I seguaci del dio sono inclini all'apatia e al non interventismo se non nelle situazioni che rischiano di minare il sopracitato equilibrio, nel qual caso si schierano senza esitazione dalla parte in svantaggio allo scopo di bilanciare nuovamente la situazione, senza farsi alcun tipo di scrupolo morale, in positivo o negativo che sia.

I suoi Spiriti fondanti sono Morte e Vita.