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ambientazione:oltretomba

Oltretomba

L'oltretomba è una dimensione esterna al piano materiale in cui si trovano i continenti emersi e le creature che li popolano. E' un luogo sconfinato, immerso in una perenne nebbia grigia e da una luminescenza innaturale che permette di vedere al suo interno nonostante il buio cosmico che lo avvolge.

L'oltretomba è il luogo in cui le anime dei defunti trasmigrano dopo la morte, il luogo dove permangono per un tempo indefinito, estremamente variabile da caso a caso, prima di essere richiamate a una nuova vita oppure scomparire per sempre nella non esistenza.

Accesso

Si giunge nell'oltretomba solitamente tramite portali dal piano materiale, portali che possono essere aperti da coloro che seguono divinità preposte all'interazione con gli Spiriti di Vita e di Morte.

Non è un caso che entrambi i pantheon divini, nonostante si dividano gli altri Spiriti in maniera differente, abbiano apposite divinità preposte unicamente a Vita e Morte. Nell'arcipelago di Yergahan è asceso Ulmast, dio del cerchio dell'equilibrio, mentre sul continente di Nyela sono ascese le due divinità unite, Albio e Vespria, i gemelli custodi del ciclo eterno.

Tramite i seguaci di queste divinità possono essere aperti i portali che conducono dentro e fuori dall'oltretomba, permettendo ai sacerdoti di interagire con le anime dei defunti e permettendo eventualmente anche visite da parte dei viventi per i loro cari. Ma la cosa più importante che si può fare con un portale verso l'oltretomba è officiare un rituale di resurrezione.

Strati dell'Oltretomba

L'oltretomba è un luogo misterioso, dove si incontrano non solo i concetti di vita e morte, ma anche quelli di esistenza e non esistenza, i due cicli eterni che reggono l'universo creato dai Quattordici Spiriti.

Ci sono diversi livelli nell'oltretomba, che vengono definiti strati, e che hanno funzionalità diverse e diversi tipi di accesso che vi si può fare.

Il Confine

Il confine è uno strato molto sottile, si origina nei pressi di un portale quando viene aperto e rappresenta l'effettivo passaggio fra il mondo materiale e l'oltretomba stesso.

Attraverso il confine non è possibile vedere da un mondo all'altro, solo attraversandolo ci si ritrova immersi nella propria destinazione.

Al confine vengono vincolate le anime di coloro che stanno subendo un rituale di resurrezione, ed il rituale stesso è l'unico modo per un'anima di raggiungere il confine, che altrimenti sarebbe precluso.

I viventi possono varcare il confine liberamente, anche se non sono devoti, purchè il portale sia stato aperto da un fedele di una divinità in contatto con Vita e Morte.

Il Limbo

Il limbo è considerabile il cuore dell'oltretomba, l'unico vero punto in cui le anime e i viventi si possono incontrare.

Nel limbo le anime arrivano subito dopo la morte, alcune permangono solo pochi istanti prima di sprofondare oltre, mentre altre possono permanere per anni, decenni, senza mai andarsene via. Non è chiaro il motivo che spinga a queste grandi differenze e nessuno si è mai messo a cercare di districarne i misteri.

Il limbo è calcabile dai viventi dopo aver varcato il confine ed è immerso in eterne nebbie grigie che sono controllabili a piacimento dai fedeli delle divinità che possono interagire con l'oltretomba.

All'interno del limbo la volontà dei sacerdoti è realtà, essi possono plasmare le nebbie in figure, oggetti, persone, qualsiasi cosa possa aiutare loro ad interagire con le anime. Inoltre possono anche infliggere a volontà nelle anime stesse qualsiasi tipo di sensazione, positiva o negativa che sia, che desiderano.

L'Abisso

L'ultimo strato conosciuto dell'oltretomba è noto come l'abisso, detto anche il “luogo del non ritorno”, anche se questa dicitura è errata, visto che ci sono stati casi di anime ritornate dall'abisso.

Le anime che scivolano via dagli strati superiori raggiungono l'abisso e in linea di massima non faranno mai più ritorno, salvo rare eccezioni.

Questo fa sì che non sia possibile sapere che cosa ci sia oltre l'abisso, se le anime restino davvero lì in eterno, o fino al loro improbabile ritorno, o se effettivamente raggiungano lo stato di non esistenza che le annulla per sempre.

Nessun vivente può scendere nell'abisso, poichè non è un luogo che ne permetta l'esistenza, il che contribuisce ulteriormente a renderlo uno strato completamente misterioso.

Anime

Quando una creatura muore la sua anima raggiunge l'oltretomba, e la natura della sua permanenza nello stesso è segnata da ciò che l'anima era in vita e dalla causa stessa della sua morte.

Le anime possono interagire con i venti parlando e mutando la loro apparenza, ma non hanno in alcun modo la tangibilità per toccarli o danneggiarli in alcun modo.

Al contrario le anime subiscono la volontà diretta dei sacerdoti devoti alle divinità in grado di interagire con l'oltretomba stesso, i quali possono infliggere punizioni o elargire premi sotto forma di sensazioni negative o positive con un semplice sforzo di volontà al quale le anime sono costrette a sottomettersi.

Un'anima può mantenere la personalità della creatura che era in vita, così come i suoi ricordi, ma la cosa è mutevole e va analizzata caso per caso. L'unica certezza è che un'anima non mantiene i ricordi dell'ultimo giorno di vita (ventiquattro ore), salvo casi veramente rarissimi (discrezione del master).

Ci sono stati alternativi in cui un'anima si può trovare una volta nell'oltretomba, solitamente legati all'evento che ha causato la morte.

Anime Beate

Quando una creatura muore in un atto di sacrificio nei confronti degli Spiriti o degli Dei, può essere elevata ad anima beata, come ricompensa per il gesto compiuto.

Le anime beate hanno una permanenza solitamente piacevole, esistono nella consapevolezza della benevolenza delle entità superiori nei loro confronti e tendono ad essere in pace, qualsiasi cosa succeda loro attorno.

I sacerdoti che interagiscono con le anime beate non infliggono mai loro punizioni, per paura di incappare nelle ire di coloro che hanno deciso di donare questo stato all'anima stessa.

Le anime beate hanno maggiori possibilità di essere richiamate alla vita, e in ogni caso subiscono effetti negativi molto minori una volta effettuato su di esse il rituale di resurrezione.

Anime Tormentate

Quando una creatura muore in una situazione di difetto nei confronti degli Spiriti o degli Dei, o se muore suicida, può essere sprofondata nello stato di anima tormentata, come punizione.

Le anime tormentate hanno una permanenza solitamente spiacevole, quasi perennemente piagate da dolori e sofferenze che non possono lenire in alcun modo.

I sacerdoti che interagiscono con le anime tormentate possono decidere di placare le loro sofferenze per il tempo necessario all'interazione, senza incorrere nelle ire delle entità superiori.

Le anime tormentate non hanno necessariamente meno possibilità di tornare alla vita, ma tendono a subire effetti negativi peggiori quando questo avviene.

Resurrezione

Esiste un rituale per consentire all'anima di un defunto di ricevere un nuovo corpo e una nuova vita, per intercessione degli Spiriti di Vita e di Morte e delle divinità ad essi collegate.

Non è del tutto chiaro in base a cosa il rituale venga concesso o negato, così come mutevoli sono le condizioni di ritorno che interessano le anime che vi vengono sottoposte.

Rituale

Il rituale viene svolto da tre sacerdoti, uno competente in magia di Morte, uno competente in magia di Vita e un officiante che si occupa di dirigere i poteri in corso per compiere il miracolo.

Durante il rituale l'anima del defunto viene vincolata al confine dell'oltretomba e un nuovo corpo viene generato per ospitarla.

Il rituale di resurrezione è molto spossante sia per coloro che lo officiano, sia per il corpo che viene occupato dalla nuova anima.

Nuova Vita

Non ci sono limiti alla volontà degli Spiriti, coloro che ritornano in vita possono essere la copia esatta di ciò che erano prima di morire oppure possono cambiare completamente, dall'aspetto fisico alla personalità, persino il tocco che genera un neqawosa può essere dato a chi non l'aveva o rimosso da chi l'aveva. Anche la linea di sangue può mutare dopo una resurrezione, poichè il corpo viene generato come nuovo.

Chi ritorna alla vita può avere tutte le memorie intatte della vita precedente, oppure aver dimenticato tutto, o una qualsiasi via di mezzo. Può ricordare ugualmente anche tutto il periodo passato nell'oltretomba. L'unica cosa a cui non ha accesso sono i ricordi delle ventiquattro ore prima della morte.

Le abilità di chi torna alla vita possono essere ugualmente cambiate del tutto, non c'è modo di prevederlo in anticipo, ma ciò che è certo è che chi ritorna avrà un certo periodo di spossatezza e inefficienza in seguito al rituale di resurrezione.

Asserviti

Il più delle volte il rituale di resurrezione ha un costo, che viene pagato dalla creatura tornata in vita mediante un periodo variabile di servizio alla dipendenze di coloro che hanno officiato il rituale.

Il livello di potere del resuscitato, così come anche le cause della sua morte e la sua condotta in oltretomba possono mutare la durata del periodo da asservito.

Mentre una creatura è asservita la sua personalità è appiattita, come se fosse sotto una sorta di controllo mentale, e ogni ordine dato dai membri del culto che ha officiato il rituale viene eseguito senza la possibilità di sottrarvisi.

Un asservito può essere a volte liberato anticipatamente mediante una donazione all'ordine che ha officiato il rituale, come compensazione per i potenziali servigi persi.

ambientazione/oltretomba.txt · Last modified: 2019/03/24 18:29 (external edit)